Sansepolcro, 7 aprile 2020
“La figura di Aldo Osti è per noi legata alla Resurrezione, il simbolo della nostra Città, e fonte di ispirazione e speranza per vivere questi tempi così complessi” – prosegue Andrea Borghesi, ex assessore alla cultura del Comune di Sansepolcro e membro, con il dottor Gianfranco Faina, del gruppo che ha supervisionato i lavori del restauro per conto del dottor Osti – “Era necessario un intervento di restauro molto profondo sulla Resurrezione per riportarla al suo antico splendore e preservarla per il futuro, purtroppo le risorse del Comune non ci permettevano un intervento del genere. L’amico Gianfranco Faina ne parlò con il dottor Aldo Osti dirigente in Buitoni negli anni ’60. In lui trovai un interlocutore attento, un vero amante dell’arte e del bello (e sopratutto di Sansepolcro) che subito si disse disponibile a sostenere quell’intervento di restauro che avrebbe restituito alla città e al mondo un’opera tanto preziosa. Della Resurrezione Aldo Osti scriveva il 7 marzo 2014: A mio avviso la Resurrezione di Piero é una delle cose più belle e « forti » che io abbia mai visto in vita mia… è con sommo piacere che io mi impegno personalmente…ne vale, davvero la pena. E’ grazie alla sua sensibile generosità se la Resurrezione di Piero della Francesca ci guarda oggi in tutto il suo commovente splendore”.
“Il ricordo dell’esempio del dottor Aldo Osti ci può aiutare a scorgere una luce di speranza in questo momento”. Dichiara l’ex Sindaco Daniela Frullani: “Non sarebbe stato possibile intervenire sul tanto atteso e necessario restauro della Resurrezione di Piero senza il suo generoso e disinteressato contributo, un atto di altruismo e di amore per la Città per il quale saremo sempre riconoscenti. Ma lui avrebbe voluto che molti altri seguissero il suo gesto, magari in base alle proprie possibilità o anche sotto altre forme, per dimostrare il proprio attaccamento, la cura e il rispetto per il nostro patrimonio artistico, che sarà anche per il futuro la base della rinascita della nostra terra. Sento di essere stata molto fortunata per averlo conosciuto, onorata di avergli attribuito la cittadinanza onoraria, di averne apprezzato la cultura ed ammirato lo stile, la saggezza, l’ironia e l’umiltà. Ricordiamoci per sempre di questo uomo, un vero “signore”che rimarrà nei nostri cuori e nella nostra storia”.
Il dottor Osti amava ricordare i momenti trascorsi a Sansepolcro come quelli più belli della sua vita: i primi passi da manager e la nascita di suo figlio a lui, alla moglie e a tutta la sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze. Il suo gesto sia di ispirazione per la nostra comunità che sappia proteggere i propri capolavori come memoria viva per preparare il futuro.