Il nuovo bilancio 2019 dell’Amministrazione Cornioli è un documento in tutto e per tutto uguale a quello dell’anno prima e a quello prima ancora. Stesse spese, stessa mancanza di innovazione, stessa tassazione, zero incentivi per imprese e famiglie, zero progetti, sociale e sanità non pervenuti, nessun rilancio per il commercio nel centro storico dopo le sofferenze di questi anni. Un documento totalmente amministrativo senza nessun indirizzo politico in cui aumentano le entrate e diminuiscono le spese perché questa amministrazione non sa neanche quali sono le necessità del Paese e dove bisogna investire, quali progetti condivisi portare avanti, a quali bisogni sociali rispondere.
Le tante promesse e le tante chiacchiere della campagne elettorale sono rimaste lettera morta. Vorremmo sapere che cosa ne è stato dei grandi progetti sul rilancio dell’agricoltura, sul marchio Buitoni, sull’occupazione, il commercio e la zona industriale. Sembrava che Cornioli avesse idee per ogni categoria economica e che bastasse la sua elezione per rilanciare l’economia di un’intera valle. Per quello che riguarda la sanità e il sociale siamo di fronte ad un’amministrazione isolata che arranca che subisce tutte le scelte, come quella dell’ubicazione della casa della salute, conformandosi perché non ha niente da proporre.
Sul fronte degli investimenti le cifre sbandierate dall’Assessore Marzi sono per lo più frutto della precedente amministrazione e dei ritardi che hanno accumulato nei lavori, creando un preoccupante intasamento proprio in questo anno. La verità è che questa amministrazione, non solo è povera di idee, ma è in difficoltà anche nel portare avanti i progetti avuti in eredità, già completamente finanziati, come il secondo ponte sul Tevere e la riqualificazione della zona industriale. Vogliamo sottolineare come il Secondo Ponte sul Tevere abbia maturato un ritardo di due anni sul crono programma e sulla zona industriale sia stato ultimato soltanto il primo stralcio, grazie alle risorse della passata amministrazione e degli imprenditori, e che la realizzazione degli altri due stralci ancora non sia stata programmata.
Sul fronte dell’entrate l’assessore Del Furia non è stata in grado di rendere noto alla Commissione bilancio l’ammontare di quanto attualmente è stato già riscosso dal Comune con l’attività di accertamento del pagamento dell’IMU da parte dei contribuenti. Questa attività ha preso avvio nel 2015 e pertanto già ha prodotto effetti e maggiori entrate per oltre 5.500.00 euro che i cittadini stanno faticosamente pagando ma continuiamo a non capire quanto viene iscritto a bilancio di maggiore entrata consolidata.
La mancanza di trasparenza sulla destinazione delle entrate oltre a denotare l’assenza di prospettiva del Sindaco Cornioli, potrebbe celare anche la volontà di utilizzare i maggiori introiti volta per volta secondo i bisogni che si presentano al momento, non per un progetto condiviso di sviluppo della Città, ma per tante e piccole richieste dei singoli con il solo scopo del consenso.