Tutte le agenzie statistiche sono concordi nell’attribuire all’Italia una stabile ripresa economica e una prospettiva positiva per gli anni a venire nel quadro dello sviluppo internazionale. Sta ai territori sapersi agganciare a questo trend e generare progresso e sviluppo economico per i propri cittadini.
Sansepolcro e la Valtiberina non possono perdere questa occasione dopo anni di vacche magre e sacrifici fatti dalle famiglie, dagli artigiani, dai commercianti e dagli imprenditori che hanno saputo gestire le loro aziende all’interno di un lungo periodo di dura crisi, che nella nostra valle è iniziato più tardi, ma al contempo tarda a finire. Per agganciarci alla ripresa economica occorre che si creino alcune condizioni che ad oggi mancano e sulle quali c’è bisogno che tutta la città lavori insieme.
- E’ urgente definire una fisionomia economica specifica di Sansepolcro e della vallata con una prospettivamedio lunga, che sia di riferimento per tutti gli operatori. In mancanza di questa caratterizzazione saremo destinati a percorrere velocemente la via, già intrapresa, della marginalità in tutti i contesti, provinciale, regionale, nazionale, con grave danno per tutti gli abitanti. E’ ovvio che questo quadro di riferimento generale deve essere costruito con il concorso di tutti i soggetti interessati, imprese, professionisti, lavoratori, banche e un ruolo rilevante, di coordinamento e impulso, lo devono svolgere le istituzioni e le forze politiche che le animano. I vari punti di vista dovranno essere elementi dell’insieme e non posizioni volte ad affermare interessi particolari, il riferimento deve essere sempre l’interesse generale per il quale tutte le forze in campo concorrono. Lavorare in questo senso significa fare rete, allargare gli orizzonti, non rimanendo confinati al nostro borgo, interagire con altre esperienze, mettersi in discussione e guardare con consapevolezza la complessità dei tempi che stiamo vivendo scoprendo le risorse e le possibilità che possono sostenere la crescita economica.
- Le amministrazioni locali devono pensare alla soluzioni dei problemi a loro portata. Tra questi rientrano sicuramente le questioni della logistica locale che consiste: in una viabilità che aiuti il movimento di merci e persone; nella riqualificazione tecnologica e infrastrutturale delle aree industriali; nel sostegno all’innovazione delle imprese; nella riqualificazione del centro storico, cuore pulsante della nostra Città.
- Una attenzione particolare va posta nella ridefinizione della nostra rete commerciale che sta soffrendo in maniera consistente e che deve trovare nuovo impulso. Le nuove forme di commercio penalizzano i piccoli esercenti che non devono essere lasciati soli, ma con i quali va costruito un nuovo modello, rifacendosi anche ad esperienze di successo, che caratterizzi le loro professionalità e peculiarità sfruttando l’innovazione tecnologica e una visione di sviluppo complessivo della città. È importante che si favorisca un salto qualitativo della nostra agricoltura e dei vari servizi ad essa collegati: nel sostegno alle competenze di chi deve operare e in adeguati servizi per la competitività territoriale.
- Una riflessione particolare deve essere fatta su tutto quello che ruota attorno al marchio “Buitoni”. Sia la parte produttiva dello stabilimento, sia “Casa Buitoni,” in via di smantellamento, con quello che significa per il territorio, sia la possibile costruzione di una filiera agro-alimentare con la sua ricaduta sulle varie realtà del territorio. Va bene la riservatezza delle questioni dell’impresa privata, ma è fondamentale che le istituzioni e le forze politiche abbiano un ruolo per il perseguimento del bene dei cittadini.
- Nel passato recente abbiamo vissuto molte situazioni di crisi aziendali che hanno visto impegnate le amministrazioni comunali. Noi pensiamo che sia giunto il momento di fare il punto della situazione, per capire lo stato delle cose e le prospettive future di queste aziende e di chi vi lavora. Il tutto con lo spirito di chi vuole perseguire il bene comune. Le sedi non possono che essere quelle istituzionali: il Consiglio Comunale e la commissione consiliare di riferimento.
- Infine riteniamo che si debba dare vita ad una conferenza economica, ben preparata con studi adeguati e predisposizione di dati, per Sansepolcro e l’intera Valtiberina. Meglio se sarà possibile collaborare con la parte Umbra data la omogeneità sociale e produttiva delle due parti, divise solo da confini amministrativi. Da questa conferenza dovrebbe uscire quel progetto condiviso e partecipato con un orizzonte temporale medio lungo che sia la via maestra per la nostra intera economia. A parere del partito democratico il promotore di questa conferenza dovrebbe essere il comune di Sansepolcro. Siamo ben consapevoli che il comune da solo non ha le forze per realizzarla ma il suo compito è quello di coinvolgere la regione, la provincia, la camera di commercio, gli altri comuni della vallata e i soggetti privati, che in realtà sono i protagonisti veri dell’economia. A questa iniziativa il PD non farà mancare il suo sostegno.