Un’amara nota, rispetto alla chiusura della vetrata del Museo Civico di via Matteotti. I cittadini di Sansepolcro sono stati educati a incontrare la bellezza in ogni luogo; ne è un esempio la vetrata del Museo civico che dal 1992 permette la visione della Resurrezione di Piero dalla Francesca da via Matteotti in ogni momento della giornata. La sua apertura proveniva dall’idea liberale che i beni culturali e la bellezza potessero essere fruiti democraticamente dalla comunità che li custodisce. Poter incontrare l’immagine della Resurrezione mentre si cammina, affacciarsi di sera per rimirarla, era per i cittadini di Sansepolcro una consuetudine, un orgoglio tutto nostro che durava da venticinque anni. Proprio di recente la vetrata è stata chiusa, secondo l’assessore Marconcini, tra le altre cose, diminuisce il numero degli ingressi e quindi delle entrate al Museo di Civita. Purtroppo su questo argomento l’amministrazione tocca il punto più basso della discussione politica sulla cultura, derubricata a mero fatto economico anche da parte di un Assessore che poteva proporre una visione alternativa rispetto a quella del Sindaco-imprenditore. Invece, anche la ri-apertura della vetrata sarà sottoposta a verifica economica. Dispiace constatare che si misura il valore della cultura e della bellezza solo dal punto di vista meramente economico, senza coglierne il significato fondante per una comunità che vive e si rinnova dentro la sua Storia. Serviva l’amministrazione Cornioli – dopo venticinque anni – per mettere in discussione la libera fruizione, dai parte dei cittadini di Sansepolcro, del simbolo della loro Città.