(Sansepolcro, 13 maggio 2016). La sbandierata “trasversalità” Marzi-Guerrini si è ri-composta per le elezioni comunali del 2016 sotto la coalizione per Mauro Cornioli Sindaco dopo che, nel lontano febbraio del 2006, entrambi votarono per far cadere la maggioranza che sosteneva il Sindaco Ugolini (come ricordato di recente e con rammarico dallo stesso Guerrini), portando in dote alla città l’Amministrazione Polcri-Marzi, sulla quale gli elettori hanno già espresso il loro giudizio negativo.
Alcuni esempi a sostegno di questa tesi:
– l’isolamento completo di Sansepolcro dai livelli istituzionali di riferimento, come la Regione (per fortuna recuperati dall’Amministrazione Frullani);
– il cambio continuo di Assessori;
– una Comunità Montana priva di qualsiasi idea sul futuro dell’Ente;
– la carenza totale di una visione di sviluppo di vallata.
Oggi questa pretesa trasversalità viene esaltata e giustificata come il superamento di steccati ideologici e politici in favore di una formazione esclusivamente civica. Peccato che ciò sia contraddetto dallo stesso Marzi il quale ha recentemente scritto che lui, all’interno della coalizione, rappresenta il Centro Destra, riferendosi a un concetto politico e ideologico per eccellenza.
E poi, quand’anche fosse (e non è), siamo proprio certi che l’assenza totale del valore politico sia da vantare? Quale forza può avere una maggioranza che non ha un riferimento valoriale chiaro? Su quali basi può operare? Perché se è vero che le buche sulle strade non sono né di destra né di sinistra, è altrettanto vero che la costruzione di un’idea di città e di territorio ha bisogno di un respiro che vada ben al di là delle buche. Cosa si dice in materia di economia e lavoro? E riguardo alle privatizzazioni o ripubblicizzazioni? Come ci si rapporta con i cittadini non italiani? Cosa si dice riguardo all’edilizia e alla cementificazione? Quali misure si prendono in materia di sicurezza? Con chi si può interfacciare? Perché si può bussare indiscriminatamente a tutte le porte ma poi bisogna vedere se, senza un progetto serio e coerente alle spalle, queste porte verranno aperte …
Invitiamo dunque gli elettori a valutare quali garanzie di buona amministrazione e solidità decisionale può dare una simile compagine che non ha nessun collante di matrice politica, intenti programmatici o strategie per il futuro.
Alla luce di quanto avvenuto in questi giorni, a partire dalla presentazione delle liste agli elettori, viene proprio da pensare che i personalismi siano la cifra portante della coalizione per Cornioli Sindaco e che già da oggi si manifestino delle difficoltà di tenuta e condivisione talmente grandi da far venire più di qualche dubbio.
Infine, un’amara costatazione: queste vicende mettono in risalto il marginale ruolo politico dei Democratici per Cambiare che hanno preferito essere contro un progetto solido del quale condividevano in larga misura l’identità per abbracciare un’idea velleitaria e inconcludente.