È effettivo da giugno l’accorpamento del distretto Arezzo-Valtiberina e Casentino, ma questa maggioranza di certo non lo comunica perché si tratta di un fallimento politico. Durante la campagna elettorale del 2016, quando si stava profilando l’ipotesi dell’accorpamento dei distretti, la coalizione per Mauro Cornioli usava toni apocalittici lamentando inerzia e incapacità nel salvaguardare i servizi essenziali del territorio. Il Cornioli se eletto Sindaco si sarebbe fatto sentire…. Dopo un anno la posizione del Sindaco Cornioli inizia a mutare e la battaglia per l’autonomia del distretto si edulcora nei toni e nei modi fino ad arrivare a chiedere la creazione del distretto Casentino-Valtiberina con Arezzo distretto autonomo. Secondo il Sindaco e la sua maggioranza il Distretto Casentino e Valtiberina avrebbe garantito maggiori servizi e il mantenimento di qualche ufficio nel territorio. La prospettiva di essere con il capoluogo provinciale impensieriva anche l’assessore alla sanità Vannini preoccupata che i servizi venissero fagocitati da Arezzo e che alla Valtiberina rimanessero solo le briciole. In tutto questo teatrino quello i nostri amministratori non hanno cercato di difendere la capacità di progettazione e gestione dei servizi che è il punto sostanziale della questione, ma il loro ruolo politico in seno alla conferenza dei sindaci. Del resto in questa vicenda hanno dimostrato tutta la loro incapacità. Dopo che hanno dichiarato di tutto e di più il Sindaco Cornioli e l’Assessore Vannini tacciono, forse perché hanno capito che, tra un ballo e una festa, questo è un grosso fallimento?