Sansepolcro si appresta a veder nascere la prima “Casa della Salute” nel proprio territorio, primo passo in avanti sul fronte dell’integrazione delle politiche socio-sanitarie che prevede l’introduzione di questa nuova organizzazione di gestione. La Casa della Salute è uno strumento essenziale voluto dalla Regione Toscana, per rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale e garantire la presa in carico globale della persona, la continuità del percorso di cura con la rete ospedaliera e l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. In esse operano team multi-professionali e multidisciplinari composti da medici e pediatri di famiglia, infermieri, altri professionisti sanitari (es psicologi), personale sociale e amministrativo che in forma unitaria e coordinata si fanno carico dei bisogni del cittadino. Nella Casa della Salute un ruolo importante è svolto anche dalle Associazioni di Volontariato nella loro duplice veste di supporto all’assistenza e di controllo e stimolo del servizio pubblico. Fondamentale, alla luce dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento di malattie croniche, diventa il coordinamento tra la “casa della salute”, il territorio, la rete ospedaliera, gli specialisti e l’ospedale di comunità. Per popolazione nel Comune di Sansepolcro sarà possibile attivare almeno due case della salute e crediamo che sia fondamentale che vengano collocate in luoghi e spazi pubblici sia per la loro funzione di servizio per la collettività, sia per il risparmio e la riqualificazione che questa scelta comporta, come già avvenuto in diversi Comuni della Valtiberina. Anche nella nostra città, ci sono spazi pubblici non pienamente sfruttati che potrebbero, se ce ne fosse la volontà, diventare la sede della Casa della Salute perché facilmente accessibili e già sede di altri servizi come la struttura dell’ospedale o il distretto in modo da realizzare una presa in carico totale del paziente che può trovare all’interno dello stesso edificio tutti i servizi che gli servono. Come Partito Democratico ribadiamo con forza la necessità che questo servizio sia collocato all’interno di spazi pubblici, per preservarne la funzione e lo scopo per il quale è stato istituito: si tratta infatti di molto di più che un coordinamento tra medici in quanto deve diventare il primo luogo di accesso alla cura e alla prevenzione e integrare al suo interno professionalità e servizi.