Sansepolcro non è più membro del direttivo dell’Autorità Idrica Toscana. Ancora una volta la nostra amministrazione isolata da tutti e non in grado di rappresentare gli interessi dei propri cittadini

Il comunicato stampa con il quale l’amministrazione di Sansepolcro annuncia di essere stata “estromessa” dal direttivo dell’Autorità Idrica Toscana  è l’ennesima dimostrazione della debolezza e della mancanza di visione di questa compagine politica. Prima di tutto, come riportato nel  comunicato la presenza nel direttivo del nostro Comune, non essendo Sansepolcro comune capoluogo di Provincia, non è scontata: il sindaco Frullani era stata scelta dagli altri sindaci come rappresentante dei Comuni di medie dimensioni e perché la si riteneva in grado di dare un contributo significativo nell’organismo;  d’altra parte il fatto che l’amministrazione di Sansepolcro abbia saputo la notizia direttamente il giorno dell’Assemblea sta a significare la poca incisività di questa maggioranza e la sua totale incapacità a costruire percorsi. Fin dall’inizio abbiamo denunciato come la scelta di delegare l’assessore Marconcini fosse stata a nostro avviso sbagliata, perché è fondamentale che in questi organi siedano persone in grado di incidere con un proprio peso politico. Nel caso di Sansepolcro solo  il Sindaco Cornioli poteva assumere questo ruolo. Invece, per accontentare una parte politica minoritaria, si è deciso di delegare un esponente di Insieme Possiamo che nella sua partecipazione al direttivo si è limitato a rilanciare comunicati stampa e dichiarazioni propagandistiche rendendo poco credibile e confusa la posizione della nostra amministrazione. Il sindaco Frullani, nella sua permanenza nel direttivo AIT, non si è allineata alle scelte di altri ma ha contribuito, anche contrastando con forza soluzioni non condivise, a migliorare il servizio per il cittadino-utente come nel caso della sospensione per due anni dell’applicazione dell’aumento programmato delle tariffe come specificato nel contratto. Tra l’altro, vogliamo ricordare, che il direttivo dell’AIT è un organo plurale dove siedono sindaci di diverso colore politico tra cui il sindaco di Livorno, esponente del Movimento Cinque Stelle. Ci rammarica pensare che eravamo tra i tredici comuni del direttivo regionale di questo importante organo e ora gli interessi dei nostri cittadini non sono rappresentati, forse si dovrebbe iniziare a passare dalla sterile protesta, tanto cara a questa maggioranza incompresa, alla concreta proposta.