Il Consiglio Comunale è formato dalle principali forze politiche della città ed è la rappresentazione della democrazia più vicina ai cittadini di Sansepolcro, come tale crediamo che si debbano discutere e approfondire anche tematiche di respiro nazionale quando investono il modello di società che vogliamo costruire. La massima assise cittadina non può avere uno sguardo rivolto soltanto all’interno delle mura del nostro borgo, ma deve riflettere, farsi carico e tradurre i cambiamenti in atto, con prese di posizione politiche. Per questo come gruppo Consiliare PD-InComune abbiamo presentato una mozione di sostegno alla legge sullo ius soli che viene dibattuta in Senato, dopo la sua approvazione alla Camera. La legge prevede che accanto al “diritto di sangue”, ovvero la nazionalità prevista per chi ha uno dei due genitori italiani, si possa dare la cittadinanza migliaia di bambini nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri in possesso di particolari requisiti. Un bambino nato in Italia da genitori extra-comunitari può acquisire la cittadinanza se uno dei genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni e se il genitore in possesso di permesso di soggiorno dimostra di avere un reddito, un alloggio e conoscere la lingua italiana. Inoltre potranno chiedere la cittadinanza i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). Chiediamo al Consiglio Comunale di aprire un dibattito su questo tema, di inviare una nota di sostegno alla legge, di informare compiutamente la cittadinanza e di creare un regolamento che possa, in attesa dell’approvazione in Senato, dare un riconoscimento ai bambini stranieri che finiscono le nostre scuole, come prima forma ufficiale di accoglienza. Riteniamo che i minori che vivono nel nostro paese debbano sentirsi compiutamente parte di una comunità che li accoglie e che garantisce diritti reali. Sappiamo che su questi temi alcune forze politiche cittadine sono su posizioni fortemente contrarie, ma in Consiglio Comunale, tra le fila della maggioranza, ci sono liste civiche e di sinistra che dovrebbero riconoscere, per storia e valori, l’importanza del sostegno a un tema fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità. Una società aperta e inclusiva parte anche dal piccolo della nostra città e del nostro Consiglio Comunale ed è responsabilità di tutti la sua costruzione partendo dal basso e promuovendo i diritti con messaggi e politiche attive. Non è possibile non affrontare temi di tale importanza in nome della pace politica, del consenso o perché non di stretta competenza dell’amministrazione comunale. Siamo pronti a lavorare su questa mozione, anche modificandola, con le forze politiche che vorranno rendere gli ideali ai quali si ispirano concreti.