L’importanza del Museo Civico Piero della Francesca non risiede soltanto nel suo incommensurabile patrimonio artistico, ma nella sua funzione di motore per lo sviluppo della costruzione culturale della nostra Città. La storia di Sansepolcro è, infatti, ricca di personalità che hanno dato tanto al mondo della cultura e che hanno favorito e sostenuto la crescita di quel genius loci che ci ha reso famosi in tutto il mondo e che ha in Piero della Francesca e Luca Pacioli i suoi più esimi rappresentanti. Da queste considerazione parte la proposta del Partito Democratico per una gestione del Museo che contempli aspetti di innovazione con la funzione di promozione e conservazione del patrimonio, per continuare a ispirare le generazioni future con l’esempio dei nostri grandi antenati. Diventa essenziale che il Museo torni a essere una istituzione culturale con una sua autonomia economica, sicuramente utilizzando forme più snelle e meno burocratiche rispetto alla “precedente e nobile” Istituzione Museo e Biblioteca, con lo scopo di proporre attività culturali, pubblicazioni, conferenze, restauri, mostre che valorizzino il patrimonio culturale ivi contenuto e garantiscano gli approfondimenti storici e culturali necessari alla crescita di una comunità. Per questo è stata proposta l’istituzione di una Consulta della Cultura o Comitato di gestione composto da membri scelti dalla competente Commissione consiliare a maggioranza qualificata che possa emettere pareri preventivi sugli indirizzi culturali proposti dall’Amministrazione comunale e su tutte le questioni che riguardano il patrimonio artistico (anche gli archivi storici) di proprietà comunale o in concessione al Comune. Tali pareri devono essere resi pubblici, in ottemperanza alle regole della trasparenza amministrativa. Questo organismo diventa fondamentale anche per verificare e controllare la gestione esterna (affidata attraverso apposito bando pubblico, rispettando la normativa sugli appalti) dei servizi connessi con il Museo: biglietteria, bookshop e guardiana delle sale e per garantire la conservazione, la custodia e la promozione del patrimonio artistico. Crediamo che dobbiamo agire in un’ottica di lungo periodo preservando il carattere pubblico e la fruizione delle opere d’arte creando un organismo che tuteli questa funzione. È di questi giorni la notizia del trasferimento del Tesoro della Cattedrale dal Museo Civico ai locali della Parrocchia del Duomo. Il tesoro della cattedrale fu consegnato dal Capitolo della Cattedrale al Museo nel 1975, con apposita convenzione voluta e sottoscritta dall’allora Sindaco Ottorino Goretti, insieme a opere di proprietà della Chiesa di importanza fondamentale come il Polittico di Matteo di Giovanni che conteneva il Battesimo di Piero della Francesca. Questo atto sarà oggetto di una specifica interrogazione in Consiglio Comunale che chiarisca quali procedure amministrative sono state poste in essere per la riconsegna delle opere e se la convenzione è stata rispettata in ogni sua parte. Inoltre, vorremmo sapere dove sono attualmente collocate le opere e se sono fruibili ai visitatori o lo saranno nel futuro. È importante sottolineare che la Sala delle Pietre è già stata utilizzata per mostre, nel qual caso il Tesoro della Cattedrale non era visibile, ma che da alcuni mesi è completamente accessibile il terzo piano del Museo, grazie all’istallazione di un ascensore, per cui queste opere potevano essere, almeno in parte, trasferite in questi locali garantendone la visibilità. Il patrimonio artistico e storico che abbiamo avuto la fortuna di ereditare non è un fatto privato, ma appartiene a tutta la cittadinanza di Sansepolcro.