Sull’aumento TARI: com’è duro essere maggioranza di Governo

L’amministrazione comunale nello scorso Consiglio Comunale ha proposto l’aumento della tariffa della TARI – ovvero la tassa che riguarda tutti i servizi di gestione del ciclo dei rifiuti, compreso quello della spazzatura delle strade – che andrà ad incrementare il costo del servizio di circa un 5% per tutti gli utenti. L’Assessore Marconcini, quando sedeva, non molto tempo fa, sui banchi della minoranza, di fronte ai rincari di questa tassa votava contro invitando con veemenza l’amministrazione comunale a fare di più. Oggi è chiamato in prima persona, avendo la delega ai servizi, a gestire la questione ed è stato proprio lui a comunicare l’aumento della tariffa. Si può fare di più? Sicuramente, aiuterebbe partecipare all’assemblee dell’ATO, è molto facile, quando non si hanno responsabilità, fare la voce grossa e chiedere agli altri di intervenire, oppure si può continuare a fare opposizione, ma bisogna cambiare il banco dal quale si parla. Oggi spetta a questa maggioranza prendersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e non crediamo che questo atteggiamento rinunciatario sia di buon auspicio. Invece di lamentarsi, come ci hanno abituato da tempo, sarebbe più costruttivo proporre di  calmierare gli effetti dell’aumento della tariffa per le fasce di reddito più deboli o per le attività produttive con i cospicui fondi da recupero da evasione. Sicuramente, sarebbe stato più corretto affrontare la questione della TARI nel Consiglio Comunale dedicato al bilancio in quanto ne è un aspetto fondamentale e dibatterne approfonditamente in Commissione e quindi posticipare la discussione del bilancio di circa una settimana. Una scelta a nostro avviso poco trasparente che denota, scarsa condivisione. Sulla questione Estra avevamo chiesto l’avvio di un dibattito pubblico con un Consiglio Comunale aperto che permettesse ai cittadini di comprendere la portata della quotazione in borsa. Ci domandiamo, inoltre, se è stata richiesta la copertura delle nuove zone di lottizzazione del Comune di Sansepolcro o se queste spese graveranno sui cittadini. Purtroppo la  tempistica  scelta non ha permesso all’amministrazione di fare tutti i passaggi richiesti, forse perché è stata sottovalutata tutta la questione. Sul metodo adottato esprimiamo la nostra perplessità perché il Sindaco rifugge a più riprese il confronto con le minoranze, ma non potrà evitare quello con i cittadini che hanno creduto alle sue parole  propagandistiche  in campagna elettorale ha promesso che avrebbe risolto i problemi della Valtiberina, che non ci sarebbero stati rincari nelle tasse e la gestione dei servizi lo avrebbe visto protagonista di scelte diverse perché possibili.