Visione ristretta

Nelle linee programmatiche dell’amministrazione Cornioli nessuna prospettiva che vada oltre le mura urbiche, nessun accenno al futuro dell’Unione dei Comuni o al Comune Unico, niente sui servizi associati o su progetti che possano sostenere lo sviluppo della nostra economia

 

Sono approdate in Consiglio Comunale le linee programmatiche dell’amministrazione Cornioli,  il documento complessivo che dovrebbe contenere gli orientamenti, i principali progetti, gli obiettivi dei prossimi cinque anni di mandato.

Il documento si presenta come una serie di relazioni tematiche, redatte dai vari assessori con linguaggi e grado di approfondimento  molto diversi tra di loro, assemblate insieme, senza essere state ri-elaborate organicamente. Un lavoro individuale a cui manca una regia d’insieme. La premessa è la ripetizione degli slogan elettorali: la marginalità della nostra Città rispetto al contesto regionale e nazionale e una serie di luoghi comuni sul degrado della nostra comunità. Purtroppo, leggendo il programma dei prossimi cinque anni emerge in maniera dirompente come non ci sia nessuna idea politica e amministrativa sul futuro di Sansepolcro, nessun accenno al protagonismo della nostra Città nell’area vasta, come capoluogo della Valtiberina, come asse di una Italia mediana che sembra prendere forma, ma per la quale bisogna lavorare. Nessuna prospettiva che vada oltre le mura urbiche, nessun accenno al futuro dell’Unione dei Comuni o al Comune Unico, niente sui servizi associati o su progetti che possano sostenere lo sviluppo della nostra economia. Quello che abbiamo di fronte è un orizzonte molto limitato che fa del vittimismo la sua cifra stilistica e che non è neanche in grado di leggere l’identità culturale forte di Sansepolcro e proiettarla in un contesto più ampio. Inoltre, non c’è traccia di una politica ambientale, del tema della prevenzione sismica, del progetto delle Aree interne, e di quello del Parco Fluviale,  progetti innovativi, in cui la nostra città aveva il ruolo di guida per l’intero territorio e che miravano alla crescita e allo sviluppo.

Sulla parte  più progettuale l’assessore all’istruzione Marconcini si lancia nella descrizione del suo progetto sull’edilizia scolastica: una nuova scuola elementare unica, con l’edificio della Collodi destinato alle Scuole Secondarie Superiori come quello ristrutturato della De Amicis.  È bene notare come nella relazione dell’assessore ai lavori pubblici di questa idea non ce ne sia traccia, ma si dia priorità ad altri interventi.

Con senso di responsabilità abbiamo presentato ben 24 emendamenti per cercare di migliorare  e spingere l’amministrazione ad approfondire in maniera seria una serie di questioni incentrate sul ruolo che Sansepolcro dovrà avere nei prossimi anni e per salvaguardare alcune progettualità importanti che non vanno  assolutamente perse, pena la marginalizzazione della nostra Città.