Nervi tesi per la maggioranza

La maggioranza dimostra grande nervosismo e torna per l’ennesima volta sulla questione del prestito della Madonna della Misericordia. Non siamo contrari agli scambi culturali in sé, ma siamo contro questo clima di improvvisazione e superficialità che investe le politiche culturali rispetto al quale la cena al museo degli amministratori e la prossima “gita fuori porta” a Milano sono emblematiche.

 

Ci sembra alquanto singolare che nonostante la battaglia sulla trasferta a Milano della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca venga condotta dal Movimento 5 stelle, sia il PD il destinatario delle attenzioni della maggioranza che a questo punto è esclusivamente responsabile delle proprie scelte amministrative. Dopo il colorito comunicato del consigliere Guerrini in cui invitava i consiglieri penta stellati cittadini a utilizzare  i propri rappresentanti parlamentari e regionali per questioni diverse rispetto al prestito della Madonna della Misericordia, è proprio la compagine che ha sostenuto Mauro Cornioli che ritorna con il solito tono astioso sull’argomento. Questi continui attacchi a tutte le forze politiche di minoranza dimostrano soltanto il nervosismo che da qualche tempo caratterizza la maggioranza rispetto ad una scelta scarsamente compresa dalla città. Dal canto nostro, non siamo contrari agli scambi culturali in sé, quando sono supportati e inseriti nell’ambito di un progetto o di una mostra che riguarda Piero della Francesca o il Rinascimento. Siamo invece contrari a questo clima di improvvisazione e superficialità che investe le politiche culturali e purtroppo anche il suo patrimonio culturale, rispetto al quale la cena al museo degli amministratori e la prossima “gita fuori porta” a Milano sono emblematiche.

Ribadiamo che il voto in Consiglio Comunale a cose già fatte e già comunicate è stato giudicato dal Gruppo PD-InComune come una farsa e per dignità i consiglieri hanno preferito non partecipare. L’amministrazione comunale se ne faccia una ragione e inizi a prendersi le proprie responsabilità con serenità, come hanno fatto altri prima di loro.