Il robot “RIO”, fiore all’occhiello dell’ospedale di Sansepolcro, in dotazione dall’estate 2014, ha lasciato il nostro territorio nonostante le “forti prese di posizione” – a parole – dell’assessore alla sanità Paola Vannini
Nel silenzio e nell’indifferenza generale dell’amministrazione Cornioli, il robot “Rio” ha lasciato l’Ospedale di Sansepolcro. Si trattava di una piattaforma robotica ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in ortopedia. Questa sofisticata strumentazione era in dotazione al reparto di ortopedia dall’estate 2014; il nostro ospedale è stato il secondo in Italia dopo Modena a possederla e garantiva elevatissima precisione e tempi di degenza e di recupero minori, rischi più bassi di infezione post-operatoria, ma soprattutto contribuiva a qualificare l’offerta dell’ospedale di Sansepolcro. Anche se fin dal suo arrivo non era certa la permanenza nel nostro territorio, il sindaco Frullani era riuscita a ottenerlo – non senza difficoltà – e a garantirne il mantenimento grazie al coinvolgimento di tutti i Comuni della Valtiberina.
Numerosi i pazienti che si rivolgevano alla struttura di Sansepolcro per interventi come quello della protesi dell’anca, grazie ad un’equipe di elevata professionalità che si era formata proprio nel nostro ospedale, con un costo per l’azienda sanitaria ridotto in relazione alla tipologia degli interventi eseguiti.
Nonostante l’assessore alla sanità Paola Vannini si fosse detta in Consiglio comunale pronta a tutto pur di mantenere la chirurgia ortopedica robotica anche arrivando a “gesti estremi”, il robot non opera più a Sansepolcro. Invitiamo l’amministrazione Cornioli a produrre qualche fatto concreto di qualità, invece di scaricare su altri le responsabilità.