Il gruppo Pd-inComune presenterà un’interrogazione per il prossimo consiglio comunale per far chiarezza sulle dinamiche che hanno indotto il nostro comune a votare a favore del carrozzone Coingas portando, in un sol colpo assestato in piena estate e a braccetto con alcuni comuni amministrati dalla destra, il consiglio d’amministrazione da uno a tre elementi con un evidente aggravio dei costi per i cittadini.
L’assessore ai beni comuni Marconcini dovrà spiegare i perché di una scelta non condivisa che produce un inutile appesantimento per una struttura, fin qui contraddistintasi per l’ottimo lavoro svolto dall’amministratore unico, unanimemente apprezzato, con l’apparente unico obiettivo di creare poltrone nuove destinate alla destra aretina. Grazie alla scelta del nostro comune ora Coingas vivrà nel paradosso di vantare un Presidente, due consiglieri che dovranno gestire zero dipendenti. Oltre il danno di questa scelta, dovrà anche essere spiegata anche la beffa: non solo lievitano le poltrone, ma per la prima volta Sansepolcro e la Valtiberina non sono neanche rappresentate nel consiglio d’amministrazione.
Se era così importante creare una nuova struttura, perché non ci siamo dentro per rappresentare le istanze della nostra zona? Perché avallare il colpo di mano del centro destra senza nessun beneficio per la popolazione e per i nostri territori? La schizofrenia delle decisioni dell’amministrazione di Sansepolcro è stata degnamente completata in questi giorni quando Marconcini, forse per par condicio, stavolta si è schierato con i comuni di centro sinistra contro la nomina di Macrì come Presidente di Estra.
Durante la prossima seduta del consiglio avremo delucidazioni su una serie di decisioni che appaiono molto confuse e totalmente prive di un indirizzo politico, al contrario di comuni a maggioranza civica come Bibbiena che ha intrapreso scelte coerenti e debitamente motivate. Insomma, la giunta Cornioli pare aver deciso per la strategia di un colpo a destra ed uno a manca, per i beni “degli altri” comuni.