(Sabato, 14 maggio 2016.) L’incontro con l’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi di giovedì 12 maggio ha visto una numerosa partecipazione di pubblico e, soprattutto, di addetti ai lavori che sono rimasti fino all’ultimo per non perdere nessun intervento della giornata che è stata animata da numerosi contributi. Ciò dimostra che il cammino da seguire è questo, come richiesto, tra l’altro, dagli stessi partecipanti.
La volontà del Pd, che ha promosso l’iniziativa, era quella di avviare il cammino verso una visione di agricoltura del futuro in Valtiberina, un’agricoltura moderna, capace di trovare una propria identità unitaria e promozionale, accedere alle risorse disponibili a ogni livello, mettersi in rete e fare fronte comune, saper interagire con le innovazioni ed esaltare le proprie peculiarità tradizionali, portandole a un livello di eccellenza.
Per far questo, il territorio deve marciare assolutamente unito: operatori, istituzioni, politica.
La professoressa Danani ha introdotto l’argomento con una suggestiva riflessione sul senso di fare agricoltura e di abitare i luoghi, evidenziando la doppia valenza di chi opera nel settore: economico-produttiva e di custode dell’ambiente.
Gli interventi di Massimo Mercati e Marco Masala hanno evidenziato aspetti contingenti portando l’attenzione sulla necessità di una visione futura che sia accompagnata dal supporto politico e istituzionale, sia per superare le attuali criticità che per avere un disegno complessivo nuovo e più alto.
Il dibattito è stato vivace e interessante perché ha approfondito molti punti ai quali sarà buona cosa dedicare approfondimenti. Il Sindaco Frullani ha proprio colto questo aspetto lanciando pubblicamente l’idea di un tavolo di condivisione al quale portare con continuità tutti gli elementi di confronto e da cui uscire con delle possibili risposte per il futuro.
L’Assessore Remaschi ha concluso l’appuntamento descrivendo la situazione della Toscana: la Regione è cresciuta enormemente nel settore in questi ultimi anni e vanta la qualità delle produzioni e dell’ambiente. Ma c’è ancora molto da fare e dobbiamo chiarire presto quale strada vogliamo percorrere dato che c’è anche la possibilità che dal 2020 in poi le politiche europee diventino meno generose. La Valtiberina sarà per la Toscana la prima realtà, viste le condizioni che qui esistono, sulla quale puntare per un progetto pilota di piattaforma d’eccellenza e innovazione che potrà rappresentare un modello per tutta la Regione.
Ciò carica tutti noi di una grande responsabilità e deve spronarci a proseguire un lavoro grande ma straordinariamente nobile e denso di opportunità.
Quando la politica svolge bene il suo ruolo alza l’asticella del dibattito e noi stavolta crediamo di averlo fatto.
PD Sansepolcro