In merito alla questione delle persone che da oggi troveranno accoglienza presso la nostra città in qualità di rifugiati, il Partito Democratico intende offrire il proprio contributo.
Il primo dato è che ci troviamo di fronte a un’emergenza umanitaria di proporzioni enormi e la nostra forza politica ritiene di sviluppare il proprio pensiero patendo da questo presupposto, in un momento in cui sarebbe facile assumere posizioni bellicose che garantirebbero visibilità e facile ritorno di consenso.
Siamo accanto al nostro Sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale che si trovano a gestire le conseguenze locali di una tragedia internazionale della quale non si riescono ancora a intravedere i confini.
Ci rendiamo conto che, in una situazione del genere, non sempre la gestione a tutti i livelli sia ottimale e che questo possa causare ulteriori difficoltà. Ma siamo anche certi che la volontà di chi è preposto sia quella della collaborazione e che la capacità dei nostri amministratori condurrà a una soluzione soddisfacente. Siamo qui a testimoniare la nostra totale fiducia in chi è alla guida della città e a offrire la totale disponibilità per una collaborazione anche operativa.
Due sono le criticità alle quali far fronte: da un lato, la dignità di persone portatrici di un vissuto drammatico che necessitano di aiuto e comprensione; dall’altro, la salvaguardia del tessuto sociale e del senso di tutela dei cittadini.
Questi due ambiti non possono che marciare congiuntamente attraverso l’individuazione di un percorso che coinvolga la città intera. Infatti, siamo certi che la nostra Sansepolcro, attivissima e sensibile, abbia in sé, nella sua tradizione e nelle sue competenze, gli strumenti per fronteggiare ancora una volta uno stadio di emergenza e per uscire da questo frangente con un’identità ancora più solida.
Ciò che chiediamo all’Amministrazione è di contare di nuovo sulla capacità del nostro territorio di fare fronte comune e di ricorrere alle numerose espressioni in grado di cooperare fattivamente a un progetto di solidarietà e ritrovata umanità.
Questo per quanto concerne l’imminenza locale che, per dire così, cerca di tamponare con i propri strumenti un dramma che deve però essere affrontato alla radice a ben altri livelli politico-istituzionali.
Già in precedenza e ripetutamente abbiamo espresso la nostra idea di Europa e su questa torniamo per far sentire al Governo centrale la nostra vicinanza in un’azione decisa e riabilitante di quei valori costitutivi che faticano nel trovare un’attuazione condivisa da tutti gli Stati. Anche in considerazione dell’altra determinante vicenda che sta calcando le scene del Continente, quella della Grecia, ci sentiamo di richiamare, non con nostalgia ma anzi con rinnovato slancio, il manifesto di Ventotene del 1941 nel quale si sono gettate le basi per una visione europea che, a oggi, non abbiamo ancora saputo costruire: “Oggi si cercano e si incontrano, cominciando a tessere la trama del futuro, coloro che hanno scorto i motivi dell’attuale crisi della civiltà europea, e che perciò raccolgono l’eredità di tutti i movimenti di elevazione dell’umanità, naufragati per incomprensione del fine da raggiungere o dei mezzi come raggiungerlo”.
A questo ci appelliamo senza mai stancarci di credere che sia possibile.
PD SANSEPOLCRO